«Sei volato via da eroe per me e per tutte le persone che hai salvato in questi anni». Le parole della figlia Aurora sui social per ricordare Massimiliano Galletti, 59 anni, il soccorritore morto a Kiev lunedì scorso, dopo essere stato ferito un mese fa da schegge di un colpo di “Rpg”, lancia granate portatile anti carro. Galletti, marchigiano di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), non era un foreign fighter ma svolgeva servizio di assistenza ai combattenti al fronte in una località non distante dalla capitale ucraina. Nelle retrovie, dove operava, il colpo fatale di granata e la morte dopo un mese di coma in ospedale. Si tratta del primo italiano, in questo caso un paramedico, morto sul fronte ucraino.
Dipendente con la qualifica di Messo Comunale del Comune di San Benedetto del Tronto ed associato alla nostra Associazione.
Le condoglianze alla famiglia da parte di tutta l’Associazione.