E’ valida la consegna della notifica al convivente del contribuente.

La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che la notifica fatta al familiare del contribuente è valida.

La Corte accogliendo il ricorso del fisco ha stabilito che “la notifica mediante consegna a persona di famiglia non postula necessariamente l’ulteriore requisito della convivenza”  non espressamente menzionato dall’art. 139 c.p.c. è risultato sufficiente l’esistenza di un vincolo (di parentela o di affinità) tale da giustificare la presunzione che la “persona di famiglia” consegnerà l’atto al destinatario.

Corte Suprema di Cassazione, Ordinanza n. 9590 depositata il 22 aprile 2010


1° Maggio 2010 – Rimini

I Messi Comunali di tutta Italia si incontrano il 1° Maggio a Rimini (RN) per una valutazione complessiva sulla prospettiva del Messo Comunale nel futuro della P.A.. Tale iniziativa è promossa dai colleghi Calamo Salvatore (Comune di Fasano [BR]) e Vito De Bellis (Comune di Valenzano [BA]).

Per info rivolgersi ai succitati Colleghi


PEC Day, posta (certificata)

E’ partito il servizio Posta Certificat@, la casella di posta elettronica sicura che garantisce valore legale alle comunicazioni via e-mail tra cittadini e Pubblica amministrazione. “Il servizio innovativo, voluto dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e realizzato da Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom – si legge sul sito del Ministero per la P.A. e l’Innovazione – renderà sempre più veloce e comodo il dialogo con le istituzioni e semplificherà le procedure, permettendo ai cittadini di inviare e ricevere on line messaggi di testo e allegati che hanno il medesimo valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno senza l’obbligo di recarsi personalmente agli sportelli della P.A. centrale o locale. Una svolta storica che ridurrà gradualmente il ricorso alla comunicazione cartacea e diminuirà i costi e i tempi di procedura.
Per richiedere l’attivazione del servizio PostaCertificat@ sarà sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta in maniera semplice e veloce. Trascorse 24 ore dalla registrazione online ci si potrà quindi recare (entro tre mesi) presso uno degli uffici postali abilitati per l’identificazione e la conseguente firma sul modulo di adesione. L’elenco degli uffici postali abilitati è disponibile su www.postacertificata.gov.it. Il richiedente dovrà portare con sè il documento originale di riconoscimento personale, utilizzato per la registrazione online, e un documento comprovante il codice fiscale (la tessera del codice fiscale o del servizio sanitario nazionale), lasciandone una copia all’ufficio postale. Al termine della verifica dei dati forniti dal cittadino e della sottoscrizione del modulo di adesione per l’attivazione del servizio, la casella PostaCertificat@ sarà pronta all’uso.

Insieme al servizio di posta elettronica certificata, i cittadini possono accedere gratuitamente, a partire da oggi, anche a una serie di servizi correlati come il servizio di notifica, tramite e-mail tradizionale, della presenza di messaggi sulla casella PostaCertificat@; il fascicolo elettronico personale per la memorizzazione dei documenti; gli indirizzari delle caselle PostaCertificat@ della P.A. Nei prossimi mesi saranno inoltre disponibili altri servizi accessori, a pagamento, come la firma digitale tramite smart card; la notifica, via sms, telefono o posta cartacea, della presenza di messaggi nella casella di posta; il calendario degli eventi della P.A. e il servizio di fascicolo elettronico personale del cittadino con dimensioni personalizzate.

Il Raggruppamento Temporaneo di Impresa costituito da Poste Italiane in qualità di mandataria, Telecom Italia e Postecom, si è aggiudicato la gara per il servizio di Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e cittadino – indetta dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione – per la durata di quattro anni. Il servizio è stato realizzato in linea con le normative vigenti e con gli standard tecnologici attualmente in uso per questa tipologia di servizio.


Trasmissione telematica dei certificati di malattia all’Inps

L’Inps fornisce le prime istruzioni per la trasmissione telematica delle certificazioni di malattia all’Inps.

E’ previsto un periodo transitorio di tre mesi durante il quale il medico potrà ancora procedere al rilascio dei certificati cartacei di malattia, secondo le consuete modalità. Come si legge nella circolare, la trasmissione del certificato di malattia telematico comprende obbligatoriamente l’inserimento da parte del medico curante dei seguenti dati: “codice fiscale del lavoratore; residenza o domicilio abituale; eventuale domicilio di reperibilità durante la malattia; codice di diagnosi, mediante l’utilizzo del codice nosologico ICD9-CM, che sostituisce o si aggiunge alle note di diagnosi; data di dichiarato inizio malattia, data di rilascio del certificato, data di presunta fine malattia nonché, nei casi di accertamento successivo al primo, di prosecuzione o ricaduta della malattia; modalità ambulatoriale o domiciliare della visita eseguita.


PEC, il countdown è scattato

Da lunedì 26 aprile la casella di posta certificata sarà attivata per 50 milioni di italiani.
La casella di posta elettronica che ha lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento sarà attiva per 50 milioni di italiani, tutti i maggiorenni che possiedono il codice fiscale. I comuni pronti, che hanno cioè pubblicato la Pec, sono finora 1.745 su 8 mila, circa il 22%, la maggior parte concentrata al Nord, ma l’obiettivo è quello di arrivare entro lunedì a coinvolgere circa l’80-90% delle amministrazioni. In tutto, a oggi, sono 12 mila le Pec attivate dalle pubbliche amministrazioni centrali (7.315) e locali (4.685), 80 mila le caselle richieste dai cittadini, oltre un milione i professionisti che hanno adempiuto all’obbligo di dotarsene (scattato a novembre scorso) e oltre 110 mila le imprese che hanno già attivato un indirizzo Pec. I numeri sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta. Il quale ha anche diffuso alle amministrazioni pubbliche interessate la circolare n. 2/2010 con la quale vengono fornite informazioni per la gestione della posta certificata. “Penso che il 2010 sia l’anno della convergenza, ci sono tutte le condizioni perché nella pubblica amministrazione sia eliminata la carta” ha osservato il ministro precisando che l’obiettivo e’ di arrivare entro l’anno “a 10 milioni” di utenti Pec. “Per lunedì” prossimo – ha aggiunto Brunetta – contiamo che tutti i comuni capoluogo siano dotati di Pec”. Il titolare della Funzione Pubblica ha ricordato che finora sono già 60 su 107 i comuni capoluogo in regola, mentre sono già pronte al 100% le camere di Commercio e le Regioni, la copertura è dell’85% per i ministeri, all’80% per le province e al 50% per le Università.

Come attivare il servizio
La Pec al cittadino, spiega una nota del dicastero, è lo strumento che consente di inviare e ricevere messaggi di testo ed allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. In questo modo si può dialogare con tutti gli uffici della PA direttamente via e-mail senza dover più produrre copie di documentazione cartacea ma soprattutto senza doversi presentare personalmente agli sportelli. Per richiedere l’attivazione del servizio di Posta Certificata al cittadino, a partire come detto da lunedì 26 aprile, sarà sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta in maniera semplice e veloce. Trascorse 24 ore dalla registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si potrà quindi recare presso uno degli Uffici postali abilitati per l’identificazione e la conseguente firma sul modulo di adesione. Il richiedente dovrà portar con sè un documento di riconoscimento personale e uno comprovante il codice fiscale (codice fiscale in originale o tessera sanitaria). Bisogna inoltre portare anche una fotocopia di entrambi i documenti che dovranno essere consegnate all’ufficio postale. Ad oggi sono oltre 80 mila le Pec richieste dai cittadini, grazie alla sperimentazione avviata a fine settembre 2009 da Aci e Inps. Pur essendo una casella di posta elettronica come le altre, ricorda il ministero, la Pec al cittadino è l’unica dedicata esclusivamente ai rapporti con la pubblica amministrazione.


Contratti pubblico impiego: avviata presso l’Aran la trattativa per i nuovi comparti

Si è avviata in data 19.04.2010 all’ARAN la trattativa per la definizione dei nuovi comparti e aree di contrattazione. L’accordo è l’atto di apertura per la nuova stagione contrattuale 2010-2012. I comparti, così come previsto dalla Riforma Brunetta della PA (decreto legislativo n. 150/200), non potranno superare il numero di quattro e ogni comparto dovrà avere una specifica area dirigenziale.

Durante l’incontro tutti i sindacati hanno espresso la loro contrarietà all’accorpamento in un unico comparto dei dipendenti delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale. Tale accorpamento, voluto dalle Regioni stesse, prevede una forte discontinuità con l’attuale assetto contrattuale che prevede invece comparti separati per il servizio sanitario nazionale e per i dipendenti delle Regioni e delle Autonomie Locali. In sintesi, l’atto di indirizzo del Ministro Renato Brunetta, concordato con le Regioni e gli Enti locali, prevede:

  • quattro Comparti;
  • quattro separate Aree della dirigenza;
  • la distinzione tra dipendenti di amministrazioni statali e centrali, ivi compresi gli enti pubblici non economici dal personale dipendente da autonomie locali e regioni;
  • un comparto e un’area di contrattazione collettiva comprendente i dipendenti degli enti locali, delle camere di commercio ed i segretari comunali e provinciali;
  • un comparto ed un’area di contrattazione collettiva relativamente al personale delle Regioni, relativi enti dipendenti e amministrazioni del SSN;
  • l’osservanza delle peculiarità sotto il profilo ordinamentale del personale della Scuola nonché la rilevanza del medesimo in termini numerici (circa 1.200.000 unità) rispetto al restante personale delle amministrazioni.


AGENZIA DELLE ENTRATE: Approvazione del nuovo modello di cartella di pagamento

E’ stato approvato, con disposizione dell’Agenzia delle Entrate del 20 marzo 2010, il modello di cartella di pagamento che sostituisce integralmente il modello approvato con decreto del Direttore Generale del Dipartimento delle entrate del Ministero delle finanze del 28 giugno 1999 e successive modificazioni.

L’adozione del nuovo modello è obbligatoria per le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati agli Agenti della Riscossione successivamente al 30 settembre 2010.

Leggi il testo integrale della circolare  Cartelle di Pagamento 2010 (Equitalia)


Pubblico impiego, i certificati medici telematici

A partire dal 19 giugno 2010 in caso di assenza per malattia dei lavoratori pubblici, i certificati medici dovranno essere inviati esclusivamente per via telematica. La nuova procedura è già attiva dal 19 marzo, ma si prevede un periodo transitorio di tre mesi, durante il quale è ancora possibile ai medici rilasciare il documento in forma cartacea, per permettere a tutti di abilitarsi e adattarsi alle nuove regole.

Il Ministero della salute, con decreto del 26 febbraio 2010 pubblicato nella G.U. n. 65 del 19 marzo 2010, ha definito le modalità tecniche per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certificazioni di malattia al sistema di accoglienza centralizzata (SAC). Trascorsi quindici giorni dalla pubblicazione in Gazzetta il medico curante può procedere all’invio on line. I lavoratori, quindi, non dovranno più provvedere, entro i due giorni lavorativi successivi all’inizio della malattia, ad inviare tramite raccomandata o recapitare le attestazioni di malattia alle proprie amministrazioni. Infatti l’invio telematico soddisfa tale l’obbligo; rimane fermo, invece, l’obbligo di segnalare tempestivamente la propria assenza e l’indirizzo di reperibilità all’amministrazione per i successivi controlli medico fiscali.


BUONA PASQUA 2010. AUGURI!!!

BUONA PASQUA 2010. AUGURI!!!
La Pasqua sia uno dei momenti di meditazione interiore di pace con se stessi e di ricerca di energia positiva da donare agli altri senza distinzione. Non solo ascoltare ma dare la pace come meglio si è capaci di darla.


Normattiva, la banca dati delle leggi italiane

Dal 19 marzo 2010 è on line ‘Normattiva”. Si tratta di una banca dati, accessibile a tutti e consultabile gratuitamente, che contiene i testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo reale. Le leggi presenti nella banca dati “Normattiva” potranno essere consultate nel loro testo originario, come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale; nel testo vigente, e quindi effettivamente applicabile, alla data di consultazione della banca dati e nel testo vigente a qualunque data pregressa indicata dall’utente. Il cittadino sarà aiutato con strumenti che consentono la ricerca per concetti e per classi di materie. Normattiva è il frutto della collaborazione tra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati – in collaborazione con la Corte di Cassazione – curano gli adempimenti per la realizzazione del programma e lo sviluppo del sito. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne cura la gestione e provvede all’alimentazione della correlata Banca Dati. Normattiva, infatti, è anche un sito in evoluzione. L’intero corpus della normativa statale verrà inserito gradualmente, secondo un programma già definito, e le funzionalità di ricerca verranno progressivamente arricchite. Attualmente sono disponibili per i cittadini tutti gli atti normativi pubblicati dal primo gennaio 1980 ad oggi.

http://www.normattiva.it/static/index.html


Scattano le manette per ufficiale giudiziario che ritarda notifiche

I funzionari che ostentano inerzia al lavoro possono finire sotto processo. Il monito viene dalla Corte di Cassazione che ha chiarito che è reato manifestare un “perdurante e patologico rifiuto di esercitare i doveri del proprio status e del proprio ufficio”. E’ stata così convalidata dalla Sesta sezione penale della Corte una condanna ad un anno di reclusione per rifiuto di atti d’ufficio e per interruzione di pubblico servizio nei confronti di un ufficiale giudiziario che, affermando di essere oberato dal lavoro aveva rifiutato di effettuare notifiche, facendole tal volta con ritardi di mesi o addirittura di anni. A nulla erano valsi i solleciti del dirigente giacché l’ufficiale giudiziario continuava a ritardare le notifiche determinando ritardi alla giustizia.

Il caso finiva in Tribunale e poi in Appello dove la Corte territoriale condannava l’ufficiale giudiziario a un anno di reclusione per i reati di cui agli artt. 328 e 340 del codice penale. Ricorrendo in Cassazione l’ufficiale giudiziario ha sostenuto che non era provato il danno alla giustizia e che in ogni caso era sommerso da una “enorme mole di lavoro con una drammatica carenza di personale”. La Suprema Corte ha respinto il ricorso evidenziando che “il rifiuto di atti di ufficio non sanziona penalmente la generica negligenza o la scarsa sensibilità istituzionale del pubblico ufficiale, ma il rifiuto consapevole di atti da adottarsi senza ritardo, per la tutela dei beni pubblici, rispetto ai quali gli sono state conferite proprio quelle funzioni”.
Sentenza n. 8996/2010


Notifiche fiscali: Circolare Dipartimento Giustizia tributaria del MEF

Il Dipartimento della Giustizia tributaria del MEF, ha chiarito che, in riferimento alle notifiche degli atti del processo tributario da/a soggetti residenti negli Stati aderenti all’Unione europea (UE) o dello Spazio economico europeo (SEE), è necessario effettuare, oltre al deposito nella segreteria della Commissione Tributaria, anche la notifica per via consolare.

Al contrario, qualora il soggetto non sia residente o domiciliato in Italia, ma abbia indicato un recapito negli Stati UE o SEE, va considerato l’art. 142 Codice procedura civile per le modalità di comunicazione e le notifiche degli atti processuali che lo riguardano.
Circolare 19 febbraio 2010, prot. n. 2793-2010,


Proroga pubblicità legale Albo Pretorio on line

Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Legge n. 25 del 26.2.2010

Pubblicata nella Gazz. Uff. 27 febbraio 2010, n. 48, S.O.

Con tale norma viene prorogato al 1 gennaio 2011 la pubblicità legale degli atti esposti all’Albo Pretorio on line.


Valida la notifica dell’avviso al vicino di casa

La Corte di Cassazione ha stabilito che risulta valida la notifica dell’avviso di accertamento in rettifica indirizzato ad una società, ma materialmente consegnato al vicino di casa del rappresentante legale della società citata.

I giudici hanno ritenuto corretta la procedura seguita dal messo notificatore, in quanto:

  • nell’atto era individuata la persona fisica (rappresentante legale), presso la quale poteva essere eseguita la notifica medesima;
  • la società era stata avvisata della consegna della notifica al vicino di casa del legale rappresentante.

Sentenza 24 febbraio 2010, n. 4410


Senato, si definitivo al “milleproroghe”

Il Senato ha approvato in terza lettura e in via definitiva la conversione del dl milleproroghe, nel testo modificato, giunto dalla Camera.